Giudice Antonino LA Malfa un regista di associazione a delinquere a capo del Tribunale di Roma -Sezione Fallimentare

17 Dicembre 2019 Off Di Paolo Bolici

Il caso Gruppo Bolici

Il Giudice Delegato dott. Antonino La Malfa associato a professionisti e banche collusi, con debiti inesistenti dichiarava il fallimento della ditta Paolo Bolici ed aziende collegate, appropriandosi illecitamente dell’ingente capitale per alienare i beni immobili, con il contributo di compiacenti, per prezzi irrisori e spartirne i proventi. Il Giudice, artefice di un piano delittuoso premeditato, complice dei Commissari Giudiziali, avv. Renato Negroni e dott. Umile Sebastiano Iacovino nonchè del perito attestatore dott. Salvatore Vittozzi ed i legali di parte, avv. Luigi Bottai, avv. Antonio Di Iulio e dott. Francesco Rossi che redigevano relazioni, depositate presso la Sezione Fallimentare del Tribunale di Velletri, nell’ambito della procedura concorsuale, promossa dalla ditta Paolo Bolici, attestando debiti inesistenti, vantati dal ceto bancario referente, per decine di milioni di euro ed altre false comunicazioni, si allega estratto CeRi Unicredit-ditta Bolici, la banca rettificava le somme indebite vantate ed ammesse al voto per l’omologa del concordato , determinanti per la dichiarativa di fallimento, di seguito stornate. La stessa procedura fraudolenta, attestazione di debiti inesistenti ed altro, veniva messa in atto dal Giudice Delegato dott. Antonino La Malfa , con la complicità dell’avv. Andrea Azzaro e dott. Marco Coculo nonchè dalla dott.ssa Noemi Menichetti e legali di parte soprannominati, nella procedura concorsuale avviata dalla Inside srl, si allega estratto CeRi Unicredit-Inside srl, crediti vantati per oltre nove milioni di euro, venivano azzerati . La società è stata ammessa al concordato, illegittimamente liquidatorio, per appropriarsi dei beni mobili ed immobili. Si rende noto che i Commissari Liquidatori , avv. Sandro Bravi e rag. Pietro Marcantoni, nominati dal Giudice Delegato dott. Antonino La Malfa, partecipi all’associazione a delinquere, nominavano la Giovecar srl per la vendita dei macchinari di proprietà della Inside srl, detti beni stimati in decine di milioni di euro venivano acquistati dalla stessa società, incaricata per la vendita, a prezzi irrisori, in pieno conflitto d’interessi, non solo, in seguito a denuncia, la Giovecar srl rinunciava al mandato e veniva sostituita con società appartenente alla stesso gruppo, dunque solo un cambio di nome e non di proprietà, nominata Industrial Auctions srl che proseguiva nell’acquisto dei rimanenti beni mobili anche appartenenti a terzi per prezzi a dir poco ridicoli, il tutto, premessa la truffa, senza l’autorizzazione del comitato dei creditori che si dichiaravano estranei alle vendite. Una vera truffa organizzata da una associazione a delinquere capeggiata dal Giudice Delegato Antonino La Malfa. Vieppiù, nel proseguo del piano premeditato, Il Giudice Delegato Antonino La Malfa dichiarava il fallimento della Inside International Spa , società notevolmente capitalizzata, pertanto non insolvente, come prevede la legge fallimentare, per la dichiarativa di fallimento e senza la condivisione del decreto , attestato con la firma del relatore, come si evince dall’allegato, pertanto atto viziato da nullità. I molteplici reati, messi in atto dal Giudice Delegato dott. Antonino La Malfa e collusi, nelle procedure sopra indicate, per appropriarsi dell’ingente capitale del gruppo Bolici, sono innumerevoli e richiedono diversa narrativa per rappresentare l’insieme della truffa premeditata, si portano a conoscenza soltanto alcuni elementi significativi. In conclusione, nonostante l’evidenza documentale legittimata, in allegato alle innumerevoli denunce, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, in persona dei vari PM procedenti, dott. Giuseppe Travaglini, dott. Carlo Morra, dott. Giuseppe Strangio, dott. Giuseppe Taglialatela, dott. Antonio Bufano, ha archiviato i procedimenti penali avverso i professionisti denunciati, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, ha archiviato i procedimenti avverso il Giudice Antonino La Malfa, in persona dei PM , dott. Michele Adragna e dott. Gennaro Iannarone, conferma dal Gip, dott.ssa Lidia Brutti, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina, in persona dei PM , dott.ssa Daria Monsurrò, dott. Marco Giancristofaro e dott. Andrea D’Angeli, ha omesso la verifica delle somme indebite, per decine di milioni di euro, vantate dal ceto bancario referente le aziende Bolici, il Tribunale di Latina, in persona del Giudice Mario La Rosa ha assolto i dirigenti di Unicredit per non aver commesso reati, difronte alla palese evidenza dell’illecito. L’ispettorato Generale, interessato con denuncia avverso il Giudice La Malfa ha archiviato il procedimento. I ricorsi presso la Corte di Appello di Roma e presso la Corte di Cassazione sono stati totalmente pilotati, se il debito delle aziende non esisteva, il fallimento non doveva essere dichiarato altresì vi è stata la conferma con sentenze senza motivazioni, solo scandalose. Tutti i procedimenti sono in corso di revocazione, presso la Corte di Cassazione, per intervento della Vigilanza della banca d’Italia che ha indotto il ceto bancario referente a rettificare il proprio vantato ed inesistente credito con particolare attenzione alla banca Unicredit che ha annullato circa quaranta milioni di euro di somme indebite. Per quanto sopra esposto non è comprensibile il limite tra incompetenza e dolo, rimane l’archiviazione dei procedimenti nei confronti dei denunciati che proseguono a delinquere, le aziende Bolici sono state distrutte per fini di lucro , i dipendenti, quattrocento, hanno perso il lavoro, i danni subiti sono stati periziati un miliardo e mezzo di euro. Si ravvisa una amministrazione della legge, dai preposti, non nell’interesse collettivo, come dovuto, ma ha copertura di interessi personali, di casta e quant’altro che forse, nel tempo, se interviene, si spera, un giudice terzo ed imparziale, si potrà assistere ad un giusto processo. Ulteriori comunicazioni attesteranno la truffa messa in atto nei confronti del gruppo Bolici.