Tribunale di Latina-Sentenza Vertici Apicali Unicredit-Giudice Mario La Rosa

16 Dicembre 2019 Off Di Paolo Bolici

Il tribunale di Latina, in persona del Giudice dott. Mario La Rosa, ha assolto i dirigenti della banca Unicredit, emettendo una sentenza scandalosa, in allegato alla presente. La banca, ottobre 2009, segnalava illegittimamente alla centrale Rischi della banca d’Italia, la ditta Paolo Bolici, spostando su di un conto corrente affidato, senza comunicazione e verifica, una somma anticipata per cessione di contratto e nei limiti di affidamento, dal conto anticipi allo scoperto di conto, creando ad artifizio uno sconfinamento di nove milioni di euro, con conseguente blocco di tutta l’operatività finanziaria della ditta Paolo Bolici , sul sistema bancario. Si precisa, come da documenti in allegato, che la ditta Paolo Bolici era a credito avverso la banca, essendo stata vittima di usura ed anatocismo, per circa dodici milioni di euro, da ricapitalizzare.Tale atto doloso, messo in atto dalla Unicredit, per fini di lucro personale, visto il tentativo estorsivo della banca per impossessarsi dell’ingente capitale del gruppo Bolici, ha impedito alla ditta Bolici di utilizzare le linee di affidamento concesse dal ceto bancario referente, non solo, i committenti , visto l’emersa difficoltà del gruppo , non hanno onorato pagamenti a fronte di fatture emesse per lavori già eseguiti, per un importo di circa 40 milioni di euro.Come si riscontra dall’estratto della Centrale rischi della banca d’Italia, Unicredit, segnalava, ottobre 2009, la ditta Paolo Bolici per sconfinamento, vantava somme indebite per ventinovemilionicinquecentonovantamilasettecentotrentotto, novembre 2013, periodo concorsuale della ditta, pertanto impossibilitata alla visura della CeRi, in accordo con Commissari Giudiziali collusi, in persona dell’avv. Renato Negroni e dott. Sebastiano Umile Iacovino, da notare mandatario Unicredit, in pieno conflitto d’interessi e del Giudice Delegato dott. Antonino la Malfa, attuale Presidente del Tribunale di Roma Sezione Fallimentare, veniva ammessa al voto per l’omologa del concordato ditta Paolo Bolici, voto determinante , con valore di credito inesistente. Il Giudice Delegato dott. Antonino La Malfa decretava il fallimento, i vari ricorsi sono stati tutti interamente pilotati. La Procura della Repubblica di Latina, in persona del PM dott.ssa Daria Monsurrò, interessata con denunce mirate alla vicenda, si è limitata ad emettere un provvedimento di sospensione dei termini ex art.20 L.44.99, riscontrando usura praticata dalla Unicredit avverso la ditta per tremilioni di euro circa , rettificando notevolmente le perizie di parte ed omettendo la verifica del periodo concorsuale, dove risultano somme indebite per ulteriori diciotto milioni di euro nonchè indagini per truffa, estorsione, associazione a delinquere e quant’altro oggetto di continue denunce. La Consob/Banca d’Italia è intervenuta ed ha costretto la Unicredit a rettificare le somme indebite, come si evince dall’estratto della CeRi ed ammissione di responsabilità dello stesso istituto di credito. La richiesta di rinvio a giudizio emessa dalla Procura della Repubblica di Latina avverso i dirigenti Unicredit ha avviato il processo penale presso il Tribunale di Latina, Giudice dott. Mario La Rosa. Nonostante le prove inconfutabili, il fallimento dichiarato su vantate somme di credito inesistenti e quattrocento dipendenti hanno perso il lavoro nonchè danni per centinaia di milioni di euro, come si riscontra nella sentenza emessa dal Giudice Mario La Rosa, non esiste responsabilità dei vertici apicali della Unicredit. Tale conclusione rappresenta uno scandalo nell’amministrazione della legge, non si comprende il limite tra incompetenza e dolo, restano i danni e le aziende distrutte, oggetto di depauperamento del capitale ed appropriazione indebita dei beni per arricchire i soliti personaggi coinvolti nelle procedure fallimentari.