AVV.MARIA VIRGINIA PERAZZOLI ESPERTA IN TRUFFE E DEPAUPERAMENTO DI CAPITALI CON LA COMPIACENZA DI GIUDICI

12 Giugno 2023 Off Di Paolo Bolici

TRIBUNALE DI VELLETRI SEDE COMPETENTE PER LA CONSUMAZIONE DI CONTINUE TRUFFE, CASO BOLICI, NELL’INERZIA DELLA PRESIDENZA F.F. E PROPOSTI DEL TRIBUNALE MEDESIMO, PUR NELLA CONSAPEVOLEZZA DEI REATI MESSI IN ATTO.

Il curatore del fallimento della ditta Paolo Bolici, in persona dell’avv. Maria Virginia Perazzoli , soggetto di manifesta incapacità ed incline a delinquere, dichiarato illecitamente ed in pendenza di giudizio per la sua revoca, al fine di appropriarsi dell’ingente capitale appartenente alla sig.ra Beatrice Libernini, coniuge in separazione dei beni consolidata, al fine di ottenere sentenza favorevole, metteva in atto , con la complicità di giudice presumo connivente, azioni delittuose, come di seguito viene documentato. Con atto di revocatoria fallimentare, notificato in data 27/03/2017 alla sig.ra Beatrice Libernini (doc.1), privo dell’accertamento del debito della ditta Bolici, come dispone la legge di merito, ai sensi dell’art.601 c.p.c., l’avv. Maria Virginia Perazzoli, esperto in truffe e connivenze, dichiarava senza nessuna prova documentale un debito insussistente, al fine di dimostrare l’insolvenza della ditta inoltre con la presunta complicità del giudice dott.ssa Elisabetta Trimani, eludeva la prescrizione quinquennale dell’atto di revocatoria nonostante le insistenze documentate nella comparsa di costituzione e memorie depositate dalla difesa della sig.ra Beatrice Libernini. Come risulta dagli allegati (doc.2-3) l’atto di separazione tra coniugi è stato registrato dal notaio Vittorio Terzi in data 23/03/2012 ed annotato nell’estratto di matrimonio in pari data ne consegue la decadenza per prescrizione quinquennale della revocatoria fallimentare. Il Giudice Elisabetta Trimani, omissiva dell’evidenza documentale prodotta e della comparsa di costituzione della difesa della sig.ra Beatrice Libernini, emetteva sentenza favorevole alla curatela e condanna alle spese di lite avverso la sig.ra Beatrice Libernini (doc.4),consentendo alla curatela di appropriarsi illecitamente dell’ingente capitale e depauperarlo con prezzi irrisori verso compiacenti. La Presidenza F.F. del Tribunale di Velletri, G.D. e presidente della sezione civile, informati della truffa messa in atto, appropriazione indebita di beni stimati in centinaia di milioni di euro, non hanno emesso nessun provvedimento cautelativo finalizzato all’impedimento della consumazione dei reati. Si assiste a continui reati finalizzati al lucro personale nell’indifferenza salvo presunta connivenza di Giudici e Magistrati operanti presso la Procura della Repubblica e/o Tribunale di Velletri.