Fallimento ditta Paolo Bolici una truffa messa in atto dalle banche Unicredit-BNL-Mps-Banca Sella-BPER-Banca Intesa colluse con professionisti e Giudice Delegato, nominati nella procedura concorsuale

8 Novembre 2020 Off Di Paolo Bolici

Le banche nominate, ammesse, da Commissari Giudiziali, in persona dell’avv. Renato Negroni e del dott. Umile Sebastiano Iacovino e dal Giudice Delegato dott. Antonino la Malfa, collusi, al voto per l’omologa del concordato preventivo della impresa familiare ditta Paolo Bolici, con valore di credito derivante da somme indebite, determinavano il fallimento della ditta per togliere la capacità economica e processuale a Paolo Bolici ed impossessarsi dell’ingente capitale per spartirne i proventi dalle vendite fallimentari, come effettuate, interamente pilotate verso compiacenti ed evitare azioni risarcitorie, per centinaia di milioni di euro, dove sarebbero state soccombenti per i reati commessi in danno della ditta ed aziende controllate. L’intervento della Vigilanza della banca d’Italia, anche se tardivo, sollecitato da Paolo Bolici, previo verifica, ha consentito, intimando alle banche nominate, la rettifica dei vantati crediti avverso la ditta Paolo Bolici, il ricorso per la revoca del fallimento presso la Corte di Appello di Roma (doc.1). La distruzione delle aziende Bolici e la perdita dal lavoro per quattrocento dipendenti poteva essere evitata se la preposta Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina, in persona dei PM procedenti, territorialmente competente, in seguito alle denunce depositate da Paolo Bolici, non avesse omesso la verifica delle somme indebite per decine di milioni di euro, vantate dalle banche referenti, in periodo concorsuale, archiviando, senza motivazioni, le ripetute denunce attestanti in modo inconfutabile la consumazione dei reati da parte del ceto bancario referente. Stessa cosa dicasi dell’operato dei preposti PM della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, omissivi della realtà documentale prodotta con deposito di denunce avverso i professionisti nominati nella procedura concorsuale , nonostante l’ammissione di responsabilità sottoscritta dagli stessi istituti di credito(doc.2) e rettifica delle somme indebite, pertanto sono emerse le relazioni false prodotte dai professionisti, gli stessi sono stati inverosimilmente assolti, un modo indegno di gestire la Giustizia che consente a chi delinque di procedere indisturbato nelle azioni delittuose per fini di lucro personale.In sintesi, le Procure della Repubblica interessate alla vicenda Bolici anzichè tutelare gli interessi collettivi come dovuto, hanno consentito la salvaguardia di chi delinque, nel caso di specie, l’avv.Renato Negroni ed il dott. Umile Sebastiano Iacovino continuano ad esercitare il proprio ruolo ed il Giudice Delegato dott. Antonino la Malfa, regista dell’associazione per delinquere, in modo inverosimile, è stato promosso a Presidente del Tribunale di Roma -Sezione Fallimentare. Solo per dovere di cronaca, si comunica di aver depositato atti, in tutte le sedi competenti per l’ottenimento della Giustizia negata; nonostante la documentazione inconfutabile allegata, si ravvisa un preciso intento dei preposti giudicanti di salvaguardare l’operato negligente ed inescusabile, salvo altro, dei Giudici/Magistrati denunciati nonchè dei professionisti e banche responsabili di azioni delittuose. Nella speranza di trovare terzietà ed imparzialità nell’esercizio della Giustizia, saranno perseguite tutte le azioni civili e penali fino al raggiungimento dello scopo prefissato, vale a dire la condanna dei responsabili che per fini di lucro si adoperano a distruggere le attività produttive, creando disoccupazione, sono una minaccia sociale che deve essere estirpata, maggiormente chi è preposto alla tutela degli interessi collettivi che si avvale del proprio potere dominante, dato dal ruolo assunto, per commettere reati, deve essere immediatamente allontanato perchè indegno di rappresentare la Giustizia.