INSIDE SRL, RICHIESTA ANNULLAMENTO DEL CONCORDATO PREVENTIVO OMOLOGATO LIQUIDATORIO

28 Giugno 2020 Off Di Paolo Bolici

La Inside srl, vittima di azioni delittuose messe in atto dal ceto bancario referente, colluso con gli organi della procedura concorsuale, nominati dal Tribunale di Velletri sezione fallimentare, ha depositato la richiesta di annullamento del concordato preventivo omologato illegittimamente liquidatorio, per fini di lucro dei preposti alla procedura concorsuale.Gli istituti di credito, Unicredit Spa, Banca Intesa, BPER Spa, Banca Nazionale del Lavoro, Monte dei Paschi di Siena, hanno praticato per anni , usura ed anatocismo nei conti corrente accesi dalla società presso di loro, addebitando somme indebite ingenti, decine di milioni di euro. Non solo, per appropriarsi dell’ingente capitale immobiliare della Inside srl, le banche referenti hanno segnalato illecitamente la società alla Centrale Rischi della banca d’Italia, per bloccarne l’operatività finanziaria e creare la crisi di liquidità, su tutto il sistema creditizio, con conseguente impossibilità della Inside srl a gestire le commesse in corso. Si rende noto che la Inside srl ha investito, sul territorio di Monte Sant’Angelo(FG), capitali propri per oltre cento milioni di euro e dato occupazione per oltre venti anni a centinaia di dipendenti, tutto questo è stato interrotto da una associazione per delinquere che, a compimento di un piano premeditato finalizzato a lucro personale, associata al G.D. del Tribunale di Velletri , dott. Antonino La Malfa, si è appropriata illecitamente dei beni mobili e immobili della società per alienarli verso compiacenti a prezzi irrisori e spartirne i proventi. Su intervento della Vigilanza della banca d’Italia e no delle preposte Procure della Repubblica interessate con denunce alla vicenda, supportate da allegazioni inconfutabili, le banche hanno stornato le somme indebite ne consegue che la società aveva un debito corrente verso fornitori di modesto importo a fronte di un capitale, crediti e commesse per centinaia di milioni di euro. Tale condizione ha smascherato, con documentazione legittimata, la relazione, ai sensi dell’art.172 L.F., falsa redatta dai Commissari Giudiziali, avv.Andrea Maria Azzaro e dott. Marco Coculo ed attestazione della dott.ssa Noemi Menichetti, per il resto della truffa si è occupato il G.D. dott. Antonino La Malfa. I Liquidatori nominati , avv. Sandro Bravi e rag. Pietro Marcantoni, appartenenti alla stessa organizzazione per delinquere, oggetto di numerose denunce, si sono adoperati per il depauperamento del capitale verso compiacenti, circa venti milioni di beni mobili alienati per trecentomila euro, non solo hanno venduto anche beni mobili appartenenti a terzi, avvalendosi di società di comodo, non qualificate, gestori di autofficina Giovecar srl/Industrial Auctions Srl e stimatore, esperto in impianti di riscaldamento ed attività edilizia Ing. Enrico Paolozzi , il tutto senza autorizzazione del preposto comitato dei creditori, una vera truffa. Per il giorno 21/07/2020 è fissata udienza per l’annullamento del concordato presso il Tribunale di Velletri e, fiduciosi nell’esito positivo del contenzioso in essere, lo stabilimento industriale riprenderà la sua originale attività interrotta da emeriti delinquenti.